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Sezione Notizie 26/09/2022

QUALI FATTORI AUMENTANO IL RISCHIO DI ERRORE UMANO SUL LAVORO?

L’errore umano è imprevedibile e involontario, quindi è qualcosa che le aziende devono mettere in conto tra i fattori di rischio per la sicurezza sul lavoro. E proprio per la sua natura poco prevedibile, attuare una prevenzione è difficile. Nonostante tutto esistono determinate condizioni per renderlo meno probabile. Vediamo quali sono.

 

Errori umani: esempi e rimedi

Il primo dei fattori che aumenta la probabilità d’errore è il livello qualitativo delle informazioni disponibili per l’operatore.

Un metodo di prevenzione per l’errore umano passa, dunque, sicuramente per una buona strategia di comunicazione. Le organizzazioni più evolute sono solite introdurre delle modalità particolari di comunicazione come per esempio interventi di sensibilizzazione dei gruppi di lavoro (squadre, reparti, ecc.) che forniscono ai dipendenti una serie di strumenti operativi o delle riunioni preparatorie all’esecuzione dei lavori specialmente quando l’attività da eseguire coinvolge persone appartenenti a reparti diversi che abitualmente non collaborano tra loro o quando l’attività da svolgere non è mai stata eseguita prima o avviene raramente.

 

Altro fattore importante da non trascurare è la condizione psicologica e fisica delle persone. Ad esempio, anche un evento a forte carica emotiva può influire negativamente sulla condizione delle persone, e lo stesso vale per l’affaticamento psico-fisico, specialmente quando la durata del lavoro si è prolungata ben oltre la normalità.

 

Un altro classico fattore che influenza la probabilità di commettere un errore è la fretta, che porta il lavoratore a prendere decisioni basate sulle prime informazioni che recepisce.

Anche il lavoro a turni, specialmente quello notturno, porta ad una riduzione delle risorse che le persone possono mobilitare per l’esecuzione del lavoro. Le buone prassi, in questo caso, ci ricordano che se un intervento particolarmente complesso e non abituale deve essere eseguito durante il turno notturno, è necessario mobilitare maggiori risorse per la sua esecuzione ed evitare il verificarsi di incidenti ed infortuni.



Last but not least, la probabilità di errore aumenta significativamente quando, nei gruppi di lavoro, si riscontra:


·         conflittualità con il management;

·         sanzioni disciplinari percepite come ingiuste;

·         demotivazione diffusa tra i componenti del gruppo di lavoro;

·         la pressione sulla produzione esercitata direttamente (azienda) e indirettamente (clienti) che avvicinano l’organizzazione al limite del suo funzionamento;

 

Necessario costruire una Cultura della Sicurezza

In conclusione, il riconoscimento di questa sintomatologia è un chiaro segnale che la tutela dell’integrità psicofisica del personale è fortemente a rischio. Per prevenire tutto ciò è necessario costruire una “Cultura della Sicurezza” fondata su solide basi. L’azienda deve stabilire una specifica politica che si occupi degli errori che tenga conto di quanto segue:

·         gli errori sono, per definizione, involontari e, in quanto tali, non ha alcun senso sanzionare un errore isolato;

·         quando gli errori sono ripetuti e della stessa natura, è fondamentale verificare se questi sono compiuti da più lavoratori che svolgono la stessa mansione;

·         se gli errori della stessa natura sono compiuti da più lavoratori che svolgono la stessa mansione, allora si è di fronte ad errori latenti tecnici e/o organizzativi;

·         se gli errori ripetuti non sono compiuti da più lavoratori che svolgono la stessa mansione allora si è di fronte ad un problema individuale che va affrontato in modo interdisciplinare al fine di verificare se, ad esempio, si tratta di un problema di competenze e/o sanitario.

 

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